Il mio credo professionale
i miei pilastri


Credo nella Giustizia, quella divina, con la “G” maiuscola, ma ce ne possiamo occupare fino a un certo punto.

Credo nella giustizia. Si. Quella praticabile, concreta, costruita giorno per giorno da avvocati e magistrati nelle aule dei Tribunali. Anche se piena di difetti, migliorabile, lunga, a volte scoraggiante, credo che, se affidata a persone che agiscono secondo coscienza, sia l’unica vera occasione che ci è data per risolvere problemi, conflitti, e situazioni percepite come ingiuste, e per prevenire situazioni che, se non affrontate, sono destinate a diventare sempre più difficili.

Credo nella fiducia e nel rapporto di fiducia. È l’elemento distintivo e qualificante del rapporto avvocato/cliente. Riempie di senso questo rapporto. La fiducia nelle capacità umane, tecniche e professionali che la parte assistita deve maturare nei confronti dell’avvocato, e la fiducia nella sincerità e nella serietà che l’avvocato deve maturare nei confronti della parte assistita, sono i pilastri su cui si fonda un buon progetto difensivo.

Credo nella progettazione della difesa. La difesa si progetta, come qualsiasi altra opera dell’ingegno. Perché sia efficace, si devono definire obiettivi, modi, rischi, tempi e risorse disponibili – anche economiche. La mancanza di uno solo di questi elementi la rende precaria e, a sua volta, problematica.

Credo nell’agire secondo coscienza. È il mio sforzo quotidiano. È la garanzia di poter realizzare, anche nel caso concreto che vorrai affidarmi, la miglior forma di giustizia possibile.

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